- Editore: Tea Due
- Data di pubblicazione: 2008
- Costo del Libro: 8.00 €
- A cura di: Clive Cussler
- Codice ISBN 10:
- Codice ISB: 978-88-502-1456-3
- Meke finito: 8/08/2009
- Odo finito: 00/00/00
MEKE:
Leggo Cussler oramai da vent'anni. l'ho scoperto, un po per caso, sul club degli editori, con una chicca della sua produzione, "Recuperate il Titanic", libro bello e divertente da cui hanno anche tratto un libro. scrive libri a ripetizione, un po come King, ma qui non ci possono essere dubbi su possibili ghost writer: il libri che scrive sono bene o male tutti uguali uno all'altro.
ed allora perché li leggi, vi chiederete?
bè, un poco per un omaggio alla mia infanzia in cui uno scrittore di avventure mi fece invaghire di un personaggio affascinante come il signor Dirk Pitt sa essere, un po perché in fondo mi diverte sempre, anche solo per vedere quale strano escamotage ha inventato questa volta per mettere nei guai e poi tirarne fuori i suoi eroi.
ed anche in questo caso non mi ha deluso, anche se qui quello che fa alzare il sopracciglio è il passaggio di scettro da un Pitt (Dirk) all'altro (Dirk Jr.).
no, non si tratta di un possibile approfondimento delle tematiche con il confronto generazionale o cose del genere: assolutamente nulla di tutto questo.
al massimo ci si trova di fronte a due tipi affascinanti, essenzialmente uguali l'uno all'altro sia per aspetto che per carattere, anche se un po eccessivi nel loro machismo, con due comprimari che sono sovrapponibili quanto i personaggi principali, ed in più il pepe di una bellezza esotica che invece di essere il filarino di turno dell'uno o dell'altro è la sorella del Dirk piccolo.
a parte questi piccoli aggiustamenti di rotta (dovuti al fatto che oltre che un Dirk grande ed uno piccolo ci troviamo ad affrontare anche un Cussler grande ed uno piccolo) per il resto il romanzo procede su oliate ed usate corsie senza eccessive sorprese: il mondo è messo in pericolo dal pazzo di turno che questa volta vuole distruggere l'America per unificare la Corea (sempre un po esagerati i cattivi del nostro) e Dirk (in questo caso tutti e due) corre a fermarlo e ci riesce sul filo di lana, senza scomporsi, senza farsi eccessivamente male e riuscendo anche a trovare il filarino di turno da corteggiare/ far innamorare.
solo due osservazioni che mi hanno rovinato un poco il castello di fantasie:
1) i nostri due eroi del momento ( in questo caso Jr e la sorella) catturati dal cattivo vengono legati a delle manette di ferro e acciaio per farli affogare all'arrivo della marea del fiume Han, e loro si liberano segando il ferro arrugginito degli anelli della catena... con una limetta per le unghie? sicuro? mai provata una limetta delle unghie? anche la più buona, di metallo, costata un'occhio della testa ha una particolarità reperibile in tutte: la parte raschiante è solo sul piatto, non sulla "lama" diciamo, e quindi risulta impossibile anche solo scalfire gli anelli, a meno di non volerne segare una bella fetta col piatto. questo mi ha un po fatto storcere la bocca, veramente troppo improponibile.
2) questa è troppo pretestuosa per essere anche solo ipoteticamente accettabile: i due eroi fuggiti dalla trappola, non solo distanziano uno zenit lanciato al loro inseguimento nella notte con una barchetta a remi, ma arrivati nel centro del fiume giallo, vengono provvidenzialmente salvati da... Clive Cassler in provvidenziale giro dell'oceano e limitrofi con il suo cabinato superaccessoriato ma assolutamente d'epoca: veramente troppo per non distruggere la sospensione della realtà.
per il resto è un libretto simpatico da leggere sul tragitto in metrò o sotto il sole mentre non si ha altro da fare che aspettare di riprendere il fiato tra un tuffo e l'altro: se volete qualcosa di più impegnativo datevi alle parole crociate.
ed allora perché li leggi, vi chiederete?
bè, un poco per un omaggio alla mia infanzia in cui uno scrittore di avventure mi fece invaghire di un personaggio affascinante come il signor Dirk Pitt sa essere, un po perché in fondo mi diverte sempre, anche solo per vedere quale strano escamotage ha inventato questa volta per mettere nei guai e poi tirarne fuori i suoi eroi.
ed anche in questo caso non mi ha deluso, anche se qui quello che fa alzare il sopracciglio è il passaggio di scettro da un Pitt (Dirk) all'altro (Dirk Jr.).
no, non si tratta di un possibile approfondimento delle tematiche con il confronto generazionale o cose del genere: assolutamente nulla di tutto questo.
al massimo ci si trova di fronte a due tipi affascinanti, essenzialmente uguali l'uno all'altro sia per aspetto che per carattere, anche se un po eccessivi nel loro machismo, con due comprimari che sono sovrapponibili quanto i personaggi principali, ed in più il pepe di una bellezza esotica che invece di essere il filarino di turno dell'uno o dell'altro è la sorella del Dirk piccolo.
a parte questi piccoli aggiustamenti di rotta (dovuti al fatto che oltre che un Dirk grande ed uno piccolo ci troviamo ad affrontare anche un Cussler grande ed uno piccolo) per il resto il romanzo procede su oliate ed usate corsie senza eccessive sorprese: il mondo è messo in pericolo dal pazzo di turno che questa volta vuole distruggere l'America per unificare la Corea (sempre un po esagerati i cattivi del nostro) e Dirk (in questo caso tutti e due) corre a fermarlo e ci riesce sul filo di lana, senza scomporsi, senza farsi eccessivamente male e riuscendo anche a trovare il filarino di turno da corteggiare/ far innamorare.
solo due osservazioni che mi hanno rovinato un poco il castello di fantasie:
1) i nostri due eroi del momento ( in questo caso Jr e la sorella) catturati dal cattivo vengono legati a delle manette di ferro e acciaio per farli affogare all'arrivo della marea del fiume Han, e loro si liberano segando il ferro arrugginito degli anelli della catena... con una limetta per le unghie? sicuro? mai provata una limetta delle unghie? anche la più buona, di metallo, costata un'occhio della testa ha una particolarità reperibile in tutte: la parte raschiante è solo sul piatto, non sulla "lama" diciamo, e quindi risulta impossibile anche solo scalfire gli anelli, a meno di non volerne segare una bella fetta col piatto. questo mi ha un po fatto storcere la bocca, veramente troppo improponibile.
2) questa è troppo pretestuosa per essere anche solo ipoteticamente accettabile: i due eroi fuggiti dalla trappola, non solo distanziano uno zenit lanciato al loro inseguimento nella notte con una barchetta a remi, ma arrivati nel centro del fiume giallo, vengono provvidenzialmente salvati da... Clive Cassler in provvidenziale giro dell'oceano e limitrofi con il suo cabinato superaccessoriato ma assolutamente d'epoca: veramente troppo per non distruggere la sospensione della realtà.
per il resto è un libretto simpatico da leggere sul tragitto in metrò o sotto il sole mentre non si ha altro da fare che aspettare di riprendere il fiato tra un tuffo e l'altro: se volete qualcosa di più impegnativo datevi alle parole crociate.