MEKE:
dopo aver letti i precedenti non potevo farmi scappare il ghiotto boccone di questo libro e appena incontrato è stato subito mio.
leggendo la produzione di Gaiman mi sono convinta di una cosa: è uno scrittore visivo, riesce a dare con le parole immagini così chiare che ripensando a quello che si è appena letto alla fine si riesce a vedere un film chiarissimo di fronte agli occhi.
anche in questa opera, precedente come pubblicazione rispetto alle altre, la storia si dipana onirica e difficile da seguire con un filo logico come imprinting, ma se si lascia scorrere il tutto alla fine il romanzo viene da se ed assume una forma tutta sua, come un raggio di sole che non si può imbrigliare ma che alla fine da una immagine di se.
in questa storia di ordinaria follia in una Londra di sotto piena di tutto ciò che viene scartato o emarginato dalla Londra di sotto si vede come alla fine quello che ci manca di solito è il superfluo, è l'apparire, è il non necessario.
il giovane che per il suo buon cuore ha la sventura di perdere tutto ciò che credeva importante nella Londra di sopra, quando, dopo un attraversamento degno di dante e del suo inferno, riesce a riguadagnare la stabilità, la sicurezza della sua vita precedente, sente che la sua vita, quella vera, quella con un valore, uno spessore, era quella che si era ritrovato addosso di sotto.
è un grande stimolo a rivalutare quello che consideriamo fondamentale quello lanciato da questo libro, un grido che ci deve spingere a vivere realmente le nostre vite, senza farci ingoiare dai meccanismi soliti del lavoro, casa, televisore letto che ci ingabbia tutti più o meno.
da leggere assolutamente e con molto piacere.
leggendo la produzione di Gaiman mi sono convinta di una cosa: è uno scrittore visivo, riesce a dare con le parole immagini così chiare che ripensando a quello che si è appena letto alla fine si riesce a vedere un film chiarissimo di fronte agli occhi.
anche in questa opera, precedente come pubblicazione rispetto alle altre, la storia si dipana onirica e difficile da seguire con un filo logico come imprinting, ma se si lascia scorrere il tutto alla fine il romanzo viene da se ed assume una forma tutta sua, come un raggio di sole che non si può imbrigliare ma che alla fine da una immagine di se.
in questa storia di ordinaria follia in una Londra di sotto piena di tutto ciò che viene scartato o emarginato dalla Londra di sotto si vede come alla fine quello che ci manca di solito è il superfluo, è l'apparire, è il non necessario.
il giovane che per il suo buon cuore ha la sventura di perdere tutto ciò che credeva importante nella Londra di sopra, quando, dopo un attraversamento degno di dante e del suo inferno, riesce a riguadagnare la stabilità, la sicurezza della sua vita precedente, sente che la sua vita, quella vera, quella con un valore, uno spessore, era quella che si era ritrovato addosso di sotto.
è un grande stimolo a rivalutare quello che consideriamo fondamentale quello lanciato da questo libro, un grido che ci deve spingere a vivere realmente le nostre vite, senza farci ingoiare dai meccanismi soliti del lavoro, casa, televisore letto che ci ingabbia tutti più o meno.
da leggere assolutamente e con molto piacere.
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