Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2010
Costo del Libro: dai 17.00 €
A cura di: David Dosa
MEKE:
mettiamo di avere un geriatra scettico, amante del proprio lavoro ma poco propenso a credere a ciò che esula dal visibile e provato. mettiamo di avere un gatto un po speciale, un gatto che come altri vive nel reparto geriatrico, ma che ha una predilezione particolare, quella per sentire chi sta alle ultime ore della vita. è la accoppiata giusta per veder nascere un libro che parla del bisogno che a volte si sente, nei momenti di chiusura di una vita della vicinanza di un essere vivente, che sia umano o felino poco importa.
in questo caso si tratta di Oscar, un bel micione schivo, che non ama le coccole, ma che al momento giusto si avvicina dolcemente al letto del malato, si mette ai suoi piedi acciambellato, e rimane li, a fare le fusa e ad accompagnare gli ultimi passi terreni di chi ci lascia, ma non solo.
L'indagine che conduce Dosa ci permette di capire come la sua calda presenza riesca a rassicurare anche i parenti che non si sentono soli in un momento così difficile da affrontare, come riesca a far sentire meno pesante il dolore del distacco, perché quelle fusa sono li proprio per chi ci lascia, perché sappia che non è solo nel momento ultimo. è un libro che parla di un gatto, ma anche del difficile destino di chi è affetto da demenza, del difficile destino di chi è parente di un paziente affetto da demenza, delle dure giornate che si devono affrontare, della perdita delle persone care anni prima della loro scomparsa fisica, una perdita lenta, ineluttabile, goccia a goccia.
e soprattutto ci ricorda che i gatti che abbiamo accanto hanno qualcosa di magico e importante che non conosciamo.
mettiamo di avere un geriatra scettico, amante del proprio lavoro ma poco propenso a credere a ciò che esula dal visibile e provato. mettiamo di avere un gatto un po speciale, un gatto che come altri vive nel reparto geriatrico, ma che ha una predilezione particolare, quella per sentire chi sta alle ultime ore della vita. è la accoppiata giusta per veder nascere un libro che parla del bisogno che a volte si sente, nei momenti di chiusura di una vita della vicinanza di un essere vivente, che sia umano o felino poco importa.
in questo caso si tratta di Oscar, un bel micione schivo, che non ama le coccole, ma che al momento giusto si avvicina dolcemente al letto del malato, si mette ai suoi piedi acciambellato, e rimane li, a fare le fusa e ad accompagnare gli ultimi passi terreni di chi ci lascia, ma non solo.
L'indagine che conduce Dosa ci permette di capire come la sua calda presenza riesca a rassicurare anche i parenti che non si sentono soli in un momento così difficile da affrontare, come riesca a far sentire meno pesante il dolore del distacco, perché quelle fusa sono li proprio per chi ci lascia, perché sappia che non è solo nel momento ultimo. è un libro che parla di un gatto, ma anche del difficile destino di chi è affetto da demenza, del difficile destino di chi è parente di un paziente affetto da demenza, delle dure giornate che si devono affrontare, della perdita delle persone care anni prima della loro scomparsa fisica, una perdita lenta, ineluttabile, goccia a goccia.
e soprattutto ci ricorda che i gatti che abbiamo accanto hanno qualcosa di magico e importante che non conosciamo.
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