- Editore: Fanucci
- Data di pubblicazione: Jan 01, 2001
- Costo del libro: € 11,00
- Scrittore: Marion Zimmer Bradley,
- codice ISBN-10: 8834707931
- codice ISBN-13: 9788834707937
- Meke finito: 28/02/08
leggo libri della Bradley da quando ero giovane, sui diciotto anni, e sono sempre rimasta colpita da un suo stile che alla lunga può anche stancare, troppo volutamente teso ad un femminismo forzato, anche se forse, calandosi nel suo periodo si può giustificare. comunque ho sempre trovato avvincenti e interessanti le sue storie che mi incantavano.
poi sono passati gli anni ed io forse ho cambiato sia i gusti che il modo in cui giudico le cose. ed ultimamente ho comprato questo libro. e ne sono rimasta delusa.
ho trovato impossibilmente forzate le reazioni dei due personaggi principali, Cedri e Dal, come in un filmetto di serie d, eccessive quelle delle abitanti del Matriarcato, ridondanti e pesanti i passaggi, lunghi i colloqui inutili in alcuni punti.
una lettura che si è rivelata quasi una sofferenza e che mi ha stupito: sono io che sono cambiata così tanto da non riuscire più ad apprezzare i racconti della Bradley, o è questo romanzo che è effettivamente scritto male?
in effetti vedendo sul sito di Anobii il gradimento è stato piuttosto basso da parte della maggior parte dei possessori del libro, quindi forse non sono io che sono cambiata, forse è questa che non è esattamente una delle opere migliori della scrittrice, e la cosa mi rincuora.
aspetto di leggere altro per poter ritrovare la fiducia nella sua oramai perduta penna.
non posso consigliarne la lettura, onestamente.
poi sono passati gli anni ed io forse ho cambiato sia i gusti che il modo in cui giudico le cose. ed ultimamente ho comprato questo libro. e ne sono rimasta delusa.
ho trovato impossibilmente forzate le reazioni dei due personaggi principali, Cedri e Dal, come in un filmetto di serie d, eccessive quelle delle abitanti del Matriarcato, ridondanti e pesanti i passaggi, lunghi i colloqui inutili in alcuni punti.
una lettura che si è rivelata quasi una sofferenza e che mi ha stupito: sono io che sono cambiata così tanto da non riuscire più ad apprezzare i racconti della Bradley, o è questo romanzo che è effettivamente scritto male?
in effetti vedendo sul sito di Anobii il gradimento è stato piuttosto basso da parte della maggior parte dei possessori del libro, quindi forse non sono io che sono cambiata, forse è questa che non è esattamente una delle opere migliori della scrittrice, e la cosa mi rincuora.
aspetto di leggere altro per poter ritrovare la fiducia nella sua oramai perduta penna.
non posso consigliarne la lettura, onestamente.