- Editore: Sperling & Kupfer
- Data di pubblicazione: Dec 07, 2007
- Costo del libro: € 18,50
- Scrittore: Stephen King Richard Bachman
- codice ISBN-10: 8820043831
- codice ISBN-13: 9788820043834
- Meke finito: 13/02/08
Meke:
ammetto questa mia perversione: sono una amante delle opere di Stephen King e di suo ho letto quasi tutto, e dico quasi perché ne pubblica più di quanti il mio portafoglio riesca ad acquistare, ed ha pubblicato una saga, quella della torre nera, che non mi è piaciuta assolutamente e di cui ho letto ben poco.
Fatto Outing, posso passare a parlare di un libro, che ammette le sue pecche da solo nell'introduzione. è un libro giovanile, acerbo, ed in fondo mal adatto ad una società in cui il cellulare è solo l'ultima delle cose che permettono di essere rintracciati anche mentre si fa pipì in una latrina pubblica.
un libro che richiede al lettore di far finta di non essere nel secolo attuale quasi come scusa, ma che in fondo scorre tranquillo, senza troppi intoppi.
in fondo si tratta di un racconto lungo più che di un romanzo, come sta a dimostrare il carattere in cui è stato stampato, e questo non può che volgere a suo vantaggio: nonostante il mio amore per i suoi romanzi ho sempre detto che King non sa scrivere bene nei romanzi lunghi, diventa pesante, illeggibile in alcuni punti, lento e noioso, in altri, le sue produzioni migliori sono proprio i racconti in cui costretto dalla brevità della composizione diviene incisivo e rapido, estremamente godibile. in questo caso il racconto, se così vogliamo chiamarlo, è meno incisivo ma proprio per la sua acerbità forse. per il resto riesce a conquistare il lettore alla causa di quell'omone infelice e in fondo buono, che per questa sua bontà di base affronta la vita, con tutta la crudeltà di chi si deve difendere a tutti i costi.
Leggibile e divertente, per una serata tranquilla, senza troppe richieste.
Fatto Outing, posso passare a parlare di un libro, che ammette le sue pecche da solo nell'introduzione. è un libro giovanile, acerbo, ed in fondo mal adatto ad una società in cui il cellulare è solo l'ultima delle cose che permettono di essere rintracciati anche mentre si fa pipì in una latrina pubblica.
un libro che richiede al lettore di far finta di non essere nel secolo attuale quasi come scusa, ma che in fondo scorre tranquillo, senza troppi intoppi.
in fondo si tratta di un racconto lungo più che di un romanzo, come sta a dimostrare il carattere in cui è stato stampato, e questo non può che volgere a suo vantaggio: nonostante il mio amore per i suoi romanzi ho sempre detto che King non sa scrivere bene nei romanzi lunghi, diventa pesante, illeggibile in alcuni punti, lento e noioso, in altri, le sue produzioni migliori sono proprio i racconti in cui costretto dalla brevità della composizione diviene incisivo e rapido, estremamente godibile. in questo caso il racconto, se così vogliamo chiamarlo, è meno incisivo ma proprio per la sua acerbità forse. per il resto riesce a conquistare il lettore alla causa di quell'omone infelice e in fondo buono, che per questa sua bontà di base affronta la vita, con tutta la crudeltà di chi si deve difendere a tutti i costi.
Leggibile e divertente, per una serata tranquilla, senza troppe richieste.
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