- Editore:
- Data di pubblicazione: 1 Jan 200
- Costo del Libro: 0000 €
- A cura di: King Stephen
- Codice ISBN 10:
- Codice ISBN
- Meke finito: 0/02/2009
- Odo finito: 00/00/00
MEKE:
premetto che non so il motivo ma i libri di King, anche quando riscuotono il mio biasimo, mi tengono avvinta dalla prima all'ultima pagina. è stato così con Blaze, un libro che non ha certo riscosso il mio gradimento, è stato così con Cell, il cui unico merito è quello di essere una critica all'uso smodato dei telefonini, ed è stato così anche per questo.
il libro per se avrebbe anche delle buone idee, ma è come se il maestro avesse perso la strada per la pozza di cui tanto parla nel libro, e si ritrovasse a dove rimasticare idee già avute e già viste.
il libro già arranca nella partenza perdendosi in una sequela di termini tra il fanciullesco ed il francamente incomprensibile, per poi infarinarsi in continui cambi di tempo e scena, per andarsi al impantanare in un gioco su tre tempi che alla fine sembra solo un tentativo di prendere quota mai riuscito completamente.
le atmosfere di Bo'ja Moon hanno tanto del già visto da spettarsi da un momento all'arto la comparsa di qualche personaggio della torre nera, ed anche lo spilungo, ha qualcosa di penosamente già dato.
forse se si fosse trattato di un semplice romanzo sulla difficoltà di chiudere un capitolo della propria vita, con una donna che non riesce a seppellire definitivamente il talentoso marito (ha dato prova di se anche in opere decisamente non horrorifiche come in Stagioni diverse) forse il romanzo avrebbe avuto un sapore diverso e forse avrebbe avuto anche un valore diverso ma così rimane una prova non all'altezza di uno scrittore che ha dato il meglio all'epoca di Dolores Claiborne e Rose Madden.
consigliato da leggere per un bel libro senza troppe pretese, ma purtroppo deludente.
il libro per se avrebbe anche delle buone idee, ma è come se il maestro avesse perso la strada per la pozza di cui tanto parla nel libro, e si ritrovasse a dove rimasticare idee già avute e già viste.
il libro già arranca nella partenza perdendosi in una sequela di termini tra il fanciullesco ed il francamente incomprensibile, per poi infarinarsi in continui cambi di tempo e scena, per andarsi al impantanare in un gioco su tre tempi che alla fine sembra solo un tentativo di prendere quota mai riuscito completamente.
le atmosfere di Bo'ja Moon hanno tanto del già visto da spettarsi da un momento all'arto la comparsa di qualche personaggio della torre nera, ed anche lo spilungo, ha qualcosa di penosamente già dato.
forse se si fosse trattato di un semplice romanzo sulla difficoltà di chiudere un capitolo della propria vita, con una donna che non riesce a seppellire definitivamente il talentoso marito (ha dato prova di se anche in opere decisamente non horrorifiche come in Stagioni diverse) forse il romanzo avrebbe avuto un sapore diverso e forse avrebbe avuto anche un valore diverso ma così rimane una prova non all'altezza di uno scrittore che ha dato il meglio all'epoca di Dolores Claiborne e Rose Madden.
consigliato da leggere per un bel libro senza troppe pretese, ma purtroppo deludente.
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